sabato 5 marzo 2011

STEFANO SERRA: FACCIO IL FOTOGRAFO PERCHE' MI PIACE, di Arianna Sanesi

A.S: Chi è Stefano Serra e perchè fa il fotografo?

S.S: Ho iniziato a fotografare per curiosità. Come a molti è accaduto, mio padre aveva una reflex che non usava. 
Dopo una vacanza trascorsa a fotografare con una usa e getta, mi sono detto "perchè non uso la reflex di mio padre che tanto lui non usa!!"
Ecco come ho iniziato!
Poi è nata una grande passione. Mai avrei pensato che ne sarebbe nata una professione!
Faccio il fotografo perchè mi piace. Mi piace fotografare qualsiasi cosa. In particolare le persone e le emozioni.





Il tuo lavoro si alterna tra "fuori dall'Italia" e "in Italia": in cosa è diverso lavorare fuori o dentro?

In Italia c'è una grande consapevolezza, da parte della gente, della funzionalità delle immagini. Quindi è molto difficile fotografare per strada la gente senza incorrere a domande e richieste varie.
Sicuramente lecite. Anche se la questione della privacy ha sconfinato, a mio parere erroneamente, anche nella fotografia. Così anche se in misura minore, anche in Europa e in Nord America.
Mentre in paesi esotici c'è più ingenuità rispetto alla fotografia, quindi diciamo che è più semplice fotografare a zonzo.





Secondo te cosa si mostra troppo e cosa troppo poco dell'Italia attraverso la fotografia (ti faccio questa domanda perchè ho visto che abbiamo lavori sugli stessi argomenti ma completamente diversi, bello!)?

Si mostra troppo gossip e sport. A mio parere mancano completamente delle belle inchieste fotografiche dove è il fotografo a dettare tempi e modi. In genere trovo che invece il fotografo è il più delle volte didascalico, cioè realizza delle fotografie che accompagnano il pezzo scritto.
Ovviamente non mancano dei bravi fotografi che realizzano o sono in grado di realizzare inchieste fotografiche. Mancano gli spazi per accogliere tali lavori. O forse alla gente non interessa e quindi le riviste non creano spazi! Mah chi lo sa!





E della Sardegna?

Della Sardegna si parla poco e solo d'estate per il turismo, le spiagge e i festini di Berlusconi!
D'altronde non credo arrivi a 2 milioni di abitanti. E' piccolina!
Peccato.



Fotografare la tua regione ti dà una responsabilità particolare?

Si molto. Ho cercato di essere onesto. Quando parlavo con amici e parenti per comprendere cosa poter fotografare per il progetto "Voices from Italy" spesso mi venivano proposti i classici clichè della Sardegna! Spiagge, nuraghe, feste..ecc Per mostrare la bellezza della regione ovviamente. Come se finalmente ci fosse qualcuno ne parlasse. Ho percepito proprio la sensazione di esclusione che si vive in Sardegna.




In Voices, ti rende speciale il fatto di essere entrato "in corsa"..cosa ti ha convinto? E adesso che è finito, cosa vorresti dire?

L'ho ritenuta un'oppurtunità per fare qualcosa che magari non avrei fatto in questo momento. Grazie.
Ora vorrei continuare e approfondire i temi proposti per farne un libro!



Una foto che ti rende felice (già fatta, o ancora da fare)

Mio figlio Jacopo che sorride!!




Arianna Sanesi, fotografa e membro fondatore di Micro

1 commento:

  1. Grazie Arianna per la bella intervista, grazie Stefano per avere partecipato con entusiasmo al progetto, sono contenta che per te sia stata un'opportunità, tienici aggiornati sull'evoluzione del libro!

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